Chi è Orlando? Vi presento il protagonista

Orlando, il protagonista del mio libro “Orlando e il mercato delle parole scontate” è un ragazzo di provincia il cui sogno è quello di scrivere le frasi della pubblicità. Un’intuizione che ha a 10 anni, mentre guarda uno spot in tv.

Le sue caratteristiche sono sensibilità e determinazione. Vuole fare il mestiere del copy a tutti i costi e non si scoraggia di fronte alle avversità che gli si presentano di volta in volta.

È un ragazzo che trasuda normalità da tutti i pori e forse per questo riesce più facile identificarsi con lui.

La sua natura volitiva lo accompagnerà sempre, dagli esordi ai momenti di gloria, durante il l’allontanamento forzato dal mestiere di copy, fino al momento in cui capisce qual è la sua strada.

In questa era digitale che ci ha abituati a guru del web che si palesano sui social con le loro best performance e i loro successi, Orlando vi mostrerà l’altra faccia della medaglia, fatta di tentativi, insicurezze e fallimenti.

Non solo, Orlando è uno che ci prova fino a quando non trova la sua vera strada, la sua missione personale e per lui questo sarà il successo.

Esercizi di scrittura creativa: storia di uno humanhero

Ho comprato da poco “I quaderni Fandango – Scrittura creativa – 20 grandi autori e 70 esercizi” e ho subito colto l’occasione per mettermi alla prova. Ho scelto come esercizio quello che richiede un breve testo in cui ti ispiri ad un dipinto o ad un’opera d’arte, pensando ai sensi che evoca e alla storia che c’è dietro al personaggio.

La scelta è ricaduta su un quadro dell’artista napoletano Luca Carnevale, che troneggia nel mio salotto su una parete accanto al balcone. Quindi signori e signore sedetevi comodamente perché sto per  raccontarvi la storia di un rapporto tra un eroe e il suo lato umano, del rapporto invertito tra l’essere umano e l’eroe, dove quest’ultimo è ridimensionato, e gli si ricorda che è arrivato dove è arrivato perché è partito dalla sua condizione di umano. E’ la storia di uno humanhero, un eroe che quando cala la maschera altri non è che un uomo con la sua lotta quotidiana.

Il mio humanhero è con me da qualche anno e la sua presenza si fa sempre sentire. E del resto come ignorarlo? Con i suoi colori vivi, la sua espressione di rabbia, immortalato in un’azione dirompente, non può non catturare l’attenzione di chi entra nella stanza. E’ un quadro, ma non evoca immobilità, al contrario, la sensazione che trasmette è quella di un uomo che, in un moto di rabbiosa sofferenza, si libera dei vestiti del supereroe per uscire allo scoperto nella sua umanità. Sembra quasi evocare la vittoria dell’umanità, con tutte le sue debolezze, sull’immortalità e l’indistruttibilità dell’eroe. Non è forse più eroico l’essere umano nella sua quotidianità?

L’ essere umano fa calare la maschera all’eroe che si presenta per quello che è. Il suo punto di partenza è il suo vissuto da umano che lo ha reso eroe, lo ha forgiato dandogli super poteri

Si è eroi perché la vita ci chiama ad esserlo. Lo status di eroe lo si conquista nella lotta quotidiana. La sudditanza dell’essere umano al supereroe si ribalta. L’essere umano riscatta la propria posizione nei confronti del supereroe ricordandogli che è tale grazie al suo sacrificio, alla suo dolore, al suo sangue.