Covid-19: chiavi di lettura

Il Covid-19 non ci ha insegnato ad andare più piano, ma che quella velocità a cui stavamo andando non era strategica e strutturata. Mi domando se alla luce di ciò che stiamo vivendo, sia giusto pensare di dover tornare alla lentezza, di buttare via anni di evoluzione, di pensare che l’involuzione possa essere la soluzione giusta?

C’è chi dice che quando tutto ritornerà come prima sentirà la mancanza dei giorni passati con calma a leggere, ad oziare. Be’ forse le persone in questione hanno vissuto in una bolla che le ha protette dalla paura, dalla perdita del posto di lavoro, dalla privazione degli affetti più cari, dalla libertà di scegliere di oziare, di prendere il caffè in tranquillità.

Non è ragionevole pensare che la paura debba guidare le nostre azioni. È come se fino ad ora avessimo guidato una ferrari alla massima velocità e ora dopo un incidente quasi mortale, la rimettessimo in garage e incominciassimo a gridare al mondo che l’unico modo sicuro per spostarsi sono e saranno solo i nostri piedi.

Se avessimo guidato quella ferrari con intelligenza e strategia e sulle strade giuste non avremmo corso il rischio di fare l’incidente o quantomeno nel momento dell’incidente saremmo stati pronti a gestirlo meglio.

Strategia e gestione sono queste le cose che ci può insegnare questa pandemia e non com’era bello vivere negli anni ’40.

Perché fortunatamente  viviamo nel 2020 e sarà proprio quella velocità di cui tanto ci lamentiamo a farci uscire fuori da una crisi con un approccio strategico.

Siamo restati a casa a coltivare pregiudizi, luoghi comuni e personali egoismi invece di iniziare a migliorarci e a guardare al nostro futuro personale e come parte di una comunità globale con lungimiranza.